Caro alunno o cara alunna di terza,

                                                       l’ho trovato il tuo messaggio…


Ieri mentre sistemavo il laboratorio digitale ho notato nelle note di un iPad la scritta “Mi mancherà questa scuola”, datata 4 giugno.


Anche tu mi mancherai. Non so chi sei perché hai firmato solo “Terza A”, ma so che mi mancherai, come tutti i tuoi compagni che ho incontrato bambini in prima media e lascio ragazzi. 


Trovare il tuo messaggio, nascosto, è stato per me un grande regalo. Perché in quella frase ho letto il tuo desiderio di lasciare traccia di quello che custodivi nel profondo, ossia la nostalgia per un luogo a te caro che stavi per salutare. E so che anche i tuoi compagni hanno provato questa emozione.

Forse perché in questi anni qui al Cardinal Ferrari vi siete sentiti accolti, voluti bene, importanti. A casa.


È proprio questo il nostro intento: vogliamo che siate contenti di venire a scuola, che troviate un ambiente sereno e coinvolgente, desideriamo accompagnarvi rispettando i vostri tempi, spronandovi a coltivare i vostri talenti.

Ce la mettiamo tutta per farvi conoscere ciò che di bello il mondo ha da offrirvi e per farvi riconoscere ciò che di bello voi avete da offrire al mondo.


Oggi aspettate trepidanti la valutazione d’esame, com’è giusto che sia, ma come tante volte vi ho detto in classe: voi non siete un voto, siete inestimabili.


Grazie caro alunno o cara alunna del tuo messaggio a sorpresa; se ti va, fammi sapere chi sei. 


È anche per momenti come questi che amo essere insegnante. Nessun altro lavoro nella vita potrebbe rendermi così felice come lo sono ora.


Ciao terza A, sono orgogliosa di voi.

V.v.b.

Con affetto, la vostra prof.

 

Maria Giovanna Agostoni

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